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Antiparassitario: non ne esiste uno buono per tutti

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Igiene orale nel cane
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L’esame citologico
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antiparassitario

La scelta dell’antiparassitario per il nostro cane non può essere fatta a cuor leggero o sulla scia della pubblicità. La prevenzione dai parassiti deve essere adatta all’età dell’animale, alle sue dimensioni, allo stile di vita, alle stagioni, alla località geografica e anche ad eventuali altri pet conviventi. I nostri veterinari sono sempre a disposizione per consigliarvi durante la visita o anche con una consulenza online dedicata. Vediamo insieme i principali tipi di antiparassitario e le loro indicazioni.

In estate e in inverno cambia il tipo di antiparassitario.

D’inverno la nostra preoccupazione devono essere pulci e zecche, che prosperano negli ambienti riscaldati, oltre che i parassiti intestinali. In estate aggiungiamo il pericolo delle malattie trasmesse da zanzare e flebotomi (pappataci): la Filariosi cardiopolmonare e la Leishmaniosi. È importante dunque proteggere tutto l’anno con un prodotto parassiticida per via orale. La protezione è efficace in caso di infestazione da ectoparassiti (pulci, zecche, acari, ecc.) ed endoparassiti (prevenendo la verminosi cardiopolmonare e la filariosi cardiopolmonare). La sua azione uccide anche i parassiti che infestano il cane, ma non impedisce la trasmissione di eventuali malattie portate da pulci e zecche con il morso.

Una semplice compressa ogni 30 giorni fornisce una copertura ottimale a 360°, e protegge tutto l’anno dalla filariosi trasmessa dalle zanzare.

Quando il rischio di infestazione da parassiti esterni è più elevato, ed è stagione di flebotomi che trasmettono la leishmaniosi, insieme al rafforzamento del sistema immunitario dato del vaccino, dobbiamo integrare con un trattamento spot-on o un collare antiparassitario specifico.

Antiparassitario: applicazione spot-on

In caso di applicazione di spot-on (la famosa pipetta) ricordiamo di non lavare il cane né fargli fare il bagno in fiumi, laghi, mare, per almeno 5 giorni prima e 5 giorni dopo l’applicazione. Un altro motivo importante è che l’antiparassitario applicato da poco che si disperde in acqua può compromettere in modo significativo l’ecosistema degli specchi d’acqua. Se il nostro cane fa abitualmente il bagno optiamo per il collare, ma togliamolo comunque durante il bagno, per evitare che l’antiparassitario vada disperso.

Antiparassitari naturali

L’olio di neem è un efficace repellente contro pulci, zanzare, zecche e flebotomi nei casi di soggetti intolleranti o che hanno gravi reazioni allergiche agli antiparassitari comuni. Ha bisogno di un’applicazione frequente e va abbinato a un antiparassitario efficace contro gli endoparassiti. Durante il periodo critico (marzo-novembre) è utile applicare l’olio di neem in tutti i soggetti, anche quelli privi di intolleranze o allergie. Insieme alla pipetta serve a rafforzare la prevenzione contro lo sviluppo delle malattie da vermi cardiopolmonari ed anche dalla filaria. È buona abitudine associare alla pipetta e alla compressa anche l’olio di neem soprattutto la sera, quando si passa più tempo all’aperto in zone molte contaminate dalle zanzare.

Antiparassitari: la prevenzione su misura

Qui le regole generali. Ma ci sono molti casi in cui la prevenzione antiparassitaria ha bisogno di cautele particolari.

In caso di cuccioli fatevi consigliare dal veterinario in base ad età e peso.

Se in casa vivono anche dei gatti, da evitare assolutamente gli antiparassitari che contengono permetrina. La permetrina è il principio attivo della maggior parte delle pipette spot-on, efficace contro i flebotomi. È infatti tossica fino a risultare mortale per i gatti se la ingeriscono o se la assorbono per via dermica.

Mutazione MDR1 e antiparassitari da evitare

Ma anche per alcuni cani si possono verificare problemi con determinati principi attivi. Alcune razze infatti possiedono una mutazione genetica detta MDR1 (Multi Drug Reactivity 1) che può portare l’animale alla morte se entra in contatto con determinati dosaggi di alcuni farmaci. Tra questi l’Ivermectina, un antiparassitario a largo spettro, efficace particolarmente contro filariosi, scabbia e acari. Fra le razze canine, quelle maggiormente esposte al rischio di possedere la mutazione sono: Collie, Shetland Sheepdog, Australian Shepherd, Pastore Tedesco, Pastore Svizzero, Lupo Cecoslovacco e loro incroci. Se il vostro cane rientra in uno di questi casi, vi consigliamo di farlo testare per la mutazione. L’MDR1 non interferisce solo con gli antiparassitari ma anche con alcuni farmaci tra cui antibiotici, antidiarroici, sedativi, analgesici e chemioterapici.