Una dei principali argomenti di cui spesso ci troviamo a parlare con il veterinario è l’aspetto delle feci del nostro cane o del nostro gatto. Le definiamo “belle” per indicare al veterinario che secondo noi sono normali, “brutte” per indicare uno stato di diarrea.
Per aiutare voi proprietari, ma anche noi veterinari, è stata inventata una scala di valutazione delle feci chiamate “Fecal Score System” (FSS). Si tratta di un sistema di punteggi che va da 1 a 5 e si usa per valutare la consistenza delle feci: 1 corrisponde a estremamente liquide e 5 a feci dure e formate. La consistenza ideale dovrebbe essere tra 4 e 5.
Dunque, feci “normali” dovrebbero avere una forma allungata e cilindrica con uno spessore variabile in base alle dimensioni dell’animale, consistenza solida, non dovrebbero essere pesanti una volta raccolte con il sacchetto e soprattutto non dovrebbero lasciare sporco a terra nel sito in cui vengono prelevate. Anche la frequenza di evacuazione dovrebbe essere contenuta entro le 2-3 volte al giorno. Un qualsiasi variazione da quanto descritto è un chiaro segno che qualcosa non funziona durante il processo digestivo.
L’intestino è come se fosse un lungo tubo e le sostane nutritive che mangiamo lo attraversano e vengono assorbite lungo di esso. I nutrienti vengono assorbiti principalmente nel primo tratto intestinale mentre l’acqua principalmente del secondo tratto. Molte ragioni possono alterare il meccanismo di digestione e di assorbimento e portare in ultima istanza a diarrea, ovvero aumento del contenuto di acqua nelle feci, che saranno quindi più morbide, maggiormente voluminose e/o più frequenti nell’arco della giornata. Un cane o un gatto che presenti feci molto liquide associato a un aumento della frequenza di evacuazione e/o vomito è considerato un paziente a rischio di disidratazione per perdita di liquidi, quindi andare dal veterinario sarà da considerare una vera e propria emergenza.
L’esame visivo delle feci è molto importante, potrà infatti evidenziare presenza di parassiti (vermi bianchi di forma allungata o piccole proglottidi di tenia simili a un chicco di riso che si muove), muco e/o sangue sulla superficie fecale.
Una buona abitudine è guardare le feci del proprio pet e catalogare delle foto da sottoporre all’attenzione del veterinario, magari portando in visita anche un campione di feci raccolto da terra per farlo analizzare. La presenza di sangue “vivo” indica un grave danneggiamento della mucosa intestinale che quindi perderà la sua funzione di barriera fisiologica, dunque anche in questo caso è bene rivolgersi al medico veterinario che vi consiglierà cosa fare. Il sangue sulle feci non ha sempre un tipico colore “rosso vivo” ma può apparire in forma di sangue digerito e le feci in questo caso saranno color nero “piceo”, anche in questa circostanza definita “melena” è bene far visitare subito l’animale.
Sperando di avervi fatto capire quando la situazione si definisce urgente e da sottoporre all’attenzione medica, c’è da considerare però che l’aspetto delle feci può essere diverso da soggetto a soggetto e anche di giorno in giorno nello stesso soggetto in quanto la consistenza dipende in primis da ciò che mangiano i nostri animali (dieta casalinga, barf o dieta commerciale a base di crocchette per esempio, in quest’ultimo caso, le feci saranno più dure e il colore può cambiare in base agli alimenti utilizzati nella dieta). Una dieta ricca di fibre insolubili come carote, pere, verdure a foglia etc, comporterà feci più voluminose in quanto quest’ultime non vengono assorbite dall’intestino. Questo per specificarvi che tantissimo dipende anche dal tipo di alimentazione quindi non spaventiamoci per piccoli cambiamenti giornalieri.
Infine è necessario considerare un altro fattore ovvero il tempo, da quanto tempo il mio animale ha diarrea? E’ un evento che si ripete spesso in modo altalenante o è un episodio acuto che no accade di frequente Queste domande ci aiutano a capire se il problema è cronico o acuto.
Una diarrea acuta che nell’arco di qualche giorno risponde alle cura abituali (alimentazione appropriata, prebiotici/probiotici) non rappresenta un grande problema ma una diarrea che persiste da oltre tre settimane anche in modo intermittente è da prendere in considerazione insieme al veterinario.
Tra le cause di diarrea troviamo malattie parassitarie/infettive, errori alimentari, malattie intestinali primarie, patologie d’organo (fegato, pancreas, reni). Il medico veterinario vi aiuterà quindi a discernere lo stato di gravità eseguendo un inter diagnostico con test specifici per giungere a una diagnosi e dunque a un trattamento specifico in base alla patologia sottostante.
Le indagini mediche dovranno considerare l’anamnesi (da qui l’importanza di raccogliere un database fotografico più dettagliato possibile riguardo le feci dei nostri animali), la razza, l’età del soggetto e i dati clinici del paziente. Potrebbe essere necessario un ricovero dell’animale in struttura h 24 e successivi esami del sangue, indagini ecografie ed endoscopiche, tuttavia una diagnosi precoce permetterà, con maggiore probabilità, di ottenere una prognosi favorevole e una buona risposta al trattamento.