La Sindrome Brachicefalica è una patologia ostruttiva delle vie aeree superiori dovuta alla conformazione anatomica alterata dei soggetti brachicefali, ossia le razze a muso corto (Bulldog Inglese e Francese, Carlino, Pechinese, Shi-tzu, Shar-pei, Lhasa apso ed altre).
Tali alterazioni anatomiche, definite PRIMARIE, sono rappresentate da:
La sintomatologia clinica che ne consegue e che si manifesta con maggior frequenza nei giovani adulti, è una dispnea inspiratoria rappresentata dal caratteristico “stertore respiratorio”, ossia un respiro russante dovuto ad ostruzione parziale delle cavità nasali o del nasofaringeo.
Se non si interviene tempestivamente a correggere chirurgicamente le anomalie anatomiche primarie, ossia nel primo anno di vita, si svilupperanno con il passare del tempo alterazioni SECONDARIE, quali ipertrofia tonsillare, ipertrofia laringea, collasso laringeo.
Tale situazione è più pericolosa, in quanto vi è una riduzione ancora più marcata delle vie aeree superiori, ed è, inoltre, quella che lascia meno possibilità terapeutiche determinando così crisi respiratorie spesso letali.
Dunque, il TRATTAMENTO CHIRURGICO PREVENTIVO è finalizzato ad attenuare i segni clinici della Sindrome Brachicefalica correggendo le alterazioni Primarie ad essa associate, e prevede: