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Il dolore nei piccoli mammiferi e negli animali esotici

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Il dolore nelle specie esotiche è di difficile identificazione, infatti sono presenti scarsi studi sulla possibilità di trattamento e di identificazione in queste specie animali non convenzionali. 

Come possiamo determinare se un furetto, un coniglio o un piccolo mammifero ne è colpito oppure no? È probabile che la tolleranza agli stimoli del dolore da parte di questi animali vari notevolmente su base individuale, così come in altre specie.

Alcuni di questi animali in natura sono “prede” e quindi c’ è una innata capacità di mascherare una malattia significativa, e probabilmente anche un dolore, e questo fa sì che risultino difficili da valutare. 

Come nel cane e nel gatto, il caposaldo della valutazione del dolore in queste specie animali è il comportamento. 

Esistono alcuni comportamenti che si osservano comunemente nei furetti, nei conigli e negli uccelli colpiti da un trauma acuto o da un dolore postoperatorio: sono spesso depressi, immobili e silenziosi ed appaiono distaccati dal loro ambiente. 

Non rispondono normalmente alle carezze o alle attenzioni; e alcuni tendono a nascondersi quando soffrono. Possono anche manifestare una iperventilazione.

Il dolore nel coniglio

I conigli, essendo animali “preda”,  tendono a mascherare i segni di dolore: un comportamento istintivo che ha lo scopo di non attirare l’attenzione dei predatori.

Utile in natura, non per il coniglio di casa: solo un’osservazione attenta potrà farci cogliere prontamente i segni di malessere o dolore. 

Un consiglio in più: osserviamoli senza farci vedere: è provato che questi animali manifestano più facilmente segnali di dolore e disagio se pensano di essere soli.

I segni del dolore nel coniglio possono comprendere:

  • respirazione rapida e superficiale
  • Salivazione eccessiva
  • digrignare i denti
  • strapparsi il pelo
  • mancata pulizia del mantello
  • postura incurvata
  • Zoppia
  • abbattimento, minore attività
  • aumento della sete e della produzione di urina
  • riluttanza a muoversi
  • addome premuto contro il pavimento
  • occhi sporgenti, sguardo fisso
  • indifferenza all’ambiente.

Spesso smettono di mangiare e defecare, i reni non funzionano adeguatamente, la circolazione sanguigna rallenta e la temperatura corporea cala. Senza cure, possono morire.

Le cause del dolore nel coniglio possono essere innumerevoli; Quasi ogni lesione, malattia o infezione può causare dolore.

  • Lesioni muscolo scheletriche: fratture, lussazioni, tumori ossei, infezioni ossee, pododermatite
  • Problemi gastroenterici: stasi, infezioni, ostruzioni gastrointestinali, parassitosi.
  • Problemi renali e urinari: calcoli, ipercalciuria, infezioni.
  • Problemi uterini: infezioni, tumori
  • Problemi dentali: punte a carico dei denti molari, eccessivo allungamento degli incisivi che penetrano nei tessuti molli della bocca, ascessi.
  • Ferite e ascessi cutanei (a volte nascosti sotto il pelo)

Se notate segni di sofferenza, apatia, diminuzione dell’appetito, perdite di sangue, gonfiore della pancia o qualunque altro segno di malessere, temperatura bassa delle orecchie,  rivolgetevi subito al veterinario. 

Il dolore negli altri piccoli mammiferi (criceti, ratti, cavie, cincilla)

Come il coniglio sono animali prede, che tenderanno a mascherare i segnali di debolezza.

Sono state identificate in veterinaria delle schede di valutazione a riguardo di posizione orecchie, posizione occhi, posizioni di baffi e simili nelle varie specie che possono aiutare nell’identificazione dello stato psicofisico dell’animale. 

Anche per questi animali importante è la valutazione di modifiche del comportamento, come amplificazione degli atteggiamenti difensivi e di protezione e segni clinici comuni: distensione addominale, vocalizzi, riluttanza a muoversi. 

Ancora diverso è il riconoscimento e il trattamento del dolore negli uccelli e nei rettili